lunedì 15 dicembre 2025
In molti locali food, la difficoltà di orientamento nasce dallo spazio stesso. Cartelli aggiunti nel tempo, menu riposizionati più volte, indicazioni provvisorie trasformate in definitive: la segnaletica interna spesso cresce per stratificazione, non per progetto. Il risultato è un ambiente che richiede al cliente uno sforzo cognitivo costante: capire dove ordinare, dove pagare, dove ritirare, dove attendere. Ogni esitazione rallenta i flussi, aumenta l’affollamento e genera una sensazione di disordine, anche quando il locale è pulito e ben gestito.