Il recupero crediti oggi è davvero una scelta strategica per le aziende

Autore: Trattiàda mercoledì 29 ottobre 2025

Nel 2025 la disciplina dei pagamenti in Italia resta vulnerabile. Dopo il 45,1% di pagatori puntuali nel quarto trimestre 2024, nel primo trimestre del 2025 la puntualità cala al 44,7%, mentre tornano ad aumentare i ritardi superiori ai 90 giorni. Quindi, meno della metà delle imprese paga entro i termini stabiliti e la quota di chi supera i 30 giorni di ritardo resta significativa. Questi trend confermano che la gestione del credito non è più un’emergenza sporadicamente affrontata ma un processo strategico strutturale che ogni azienda deve presidiare con continuità.

Altro indicatore da considerare è il DSO (Days Sales Outstanding): a giugno 2025 i tempi medi di incasso delle attività italiane risultano intorno agli 84,45 giorni, con differenze rilevanti tra settore privato e pubblico. Per la Pubblica Amministrazione invece, le fatture emesse nel 2024 sono state saldate mediamente entro circa 29,6 giorni. Infine, secondo l’outlook dell’ABI-Cerved, il tasso di deterioramento del credito alle imprese è atteso in lieve aumento fino al 2,9% nel 2025 (dal 2,6% nel 2024), indice che lo scenario rimane selettivo in termini di liquidità e solvibilità.

 

Il valore del tempo nel recupero crediti

L’anzianità dell’insoluto rimane il fattore che incide maggiormente nella recuperabilità del credito. Con il passare dei giorni dalla scadenza la probabilità di recupero diminuisce e i costi operativi aumentano. Le pratiche moderne di credit management (come monitoraggio continuo, scoring clienti, solleciti multicanale) permettono di intervenire prima che il credito “invecchi” e diventi contenzioso. In un contesto regolamentare che si fa più severo, intervenire tempestivamente diventa una prassi necessaria, non solo un vantaggio competitivo.

 

Cosa succede se si ignora il problema

Gestire i crediti in modo disorganizzato o rimandare l’attivazione delle azioni di recupero vuol dire esporsi a rischi concreti: la perdita definitiva del credito, un peggioramento della liquidità operativa e un effetto domino sulla catena dei fornitori. Al contrario, le imprese che stabiliscono policy e processi integrati di gestione del credito (implementando scoring, reminder automatici, funnel di rientro e criteri di escalation) ottengono DSO più stabili e bassi, tempi medi di incasso diminuiti e una migliore pianificazione della liquidità. In un settore dove il tasso di deterioramento è previsto in risalita, prevenire efficacemente si traduce nella trasformazione della gestione del credito da costo passivo a leva attiva su performance e continuità operativa.

 

Trattiàda, il tuo partner per il recupero crediti

Con Trattiàda, la gestione del credito diventa parte integrante della solidità aziendale. Con un team esperto e qualificato, offriamo soluzioni personalizzate per ogni cliente, garantendo professionalità e trasparenza: dalla gestione stragiudiziale (solleciti, promesse di pagamento, accordi), fino alla fase giudiziale (atti monitori, esecuzioni) e alla cessione pro soluto selettiva quando necessario. Sceglierci significa affidarsi a un partner solido e composto da professionisti costantemente aggiornati sulle normative,  orientato ai risultati concreti.